Finlandia
(Agosto 2019)

La quadratura del cerchio.

Sono anni che viaggiamo in Finlandia, per poterne assaporarne al meglio le bellezze, soprattutto a livello di fauna

Abbiamo proposto svariati tour e devo dire che tutti ci hanno regalato grosse soddisfazioni, in alcuni il focus erano orsi e ghiottoni, in altri gli eleganti falchi pescatori. L’anno scorso abbiamo per la prima volta abbinato le varie specie e si è dimostrata una combinazione vincente.

Quest’anno abbiamo affinato ulteriormente il tour e possiamo dire di aver trovato la quadratura del cerchio!

E’ stato un tour sotto tutti i punti di vista entusiasmante, che ha offerto una ricca serie di opportunità fotografiche che si sono tradotte in scatti di elevato livello qualitativo.

Abbiamo dedicato i primi 3 giorni ai falchi pescatori, in quella che probabilmente è al momento, la migliore location in Europa per potere ammirare questi volatili. Tre giorni in cui abbiamo potuto riempire le nostre schede delle loro azioni di pesca, alzandoci all’alba e tornando dopo il tramonto per poter al meglio sfruttare le ore di luce migliori, quelle che il nord Europa sa regalarti. Ed i rapaci hanno ripagato il nostro impegno tuffandosi più volte al giorno di fronte ai nostri occhi e ai nostri obiettivi. Un vero spettacolo della natura. Un grande privilegio avere la possibilità di ammirarli mentre volteggiavano sopra le nostre teste alla ricerca della preda giusta, per poi chiudere le ali e tuffarsi in picchiata sollevando una miriade di spruzzi, ed infine uscire dall’acqua aggiustandosi lo sfortunato pesce tra gli artigli.

Già pienamente soddisfatti di come stava andando la nostra avventura, ci siamo spostati nella zona di avvistamento degli orsi. Quest’anno rispetto alle edizioni passate, abbiamo deciso di cambiare centro. Questa sofferta decisione (dopotutto lasciavamo il certo per l’incerto)si è rivelata essere vincente. Sin dal primo appostamento ci siamo trovati di fronte un gran numero di plantigradi che in alcune circostanze hanno anche interagito tra loro. Ma non solo, la soddisfazione più grande, è stata forse quella di poterli ammirare mentre lentamente scendevano in acqua donandoci immagini che ricordano quelle dei loro cugini più grandi nella lontana Alaska.

Anche la fortuna è stata dalla nostra, dopotutto si sa, in una buona foto serve anche il fattore C. Il meteo ci ha regalato variazioni e situazioni di luce incredibili. Dai forti scrosci di pioggia ad aperture nel cielo con lame di luce che incorniciavano l’ambiente, da tramonti mozzafiato a nebbie mattutine, il tutto impreziosito dalle passeggiate che gli orsi facevano di fronte ai nostri capanni.

La prima notte ero solo in un piccolo capanno e mi sono addormentato cullato dai rumori dati dal movimento di un orso in acqua vicino a me, emozioni che difficilmente dimenticherò.

A coronare il viaggio perfetto ci hanno pensato loro, quelli che più di tutti contano quando si intraprende una piccola avventura: i compagni di viaggio. Un gruppo formato da persone da subito in sintonia, simpatiche e disponibili, che hanno reso tutto più facile per noi accompagnatori, donandoci quella che rimarrà per tutti noi un esperienza indimenticabile.

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